Fattura elettronica e corrispettivi telematici si cambia

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Fattura elettronica B2B, trasmissione telematica dei corrispettivi e dei dati delle fatture, attive e passive, entrano nel vivo con una calendarizzazione che traguarda entro febbraio 2016 la consultazione delle associazioni di categoria nell’ambito del Forum Fatturazione elettronica ed E-procurement, in modo tale da consentire  la successiva emanazione del provvedimento direttoriale attuativo del decreto legislativo n. 127 del 2015. Nel corso dell’incontro del Forum, tenutosi ieri a Roma presso la Direzione Generale dell’Agenzia delle entrate, sono stati infatti illustrati e discussi con gli stakeholders interessati i principali elementi, tecnici ed operativi, individuati dal gruppo di lavoro interno all’amministrazione finanziaria appositamente costituito. A tale riguardo, dal 1 luglio 2016 l’Agenzia delle entrate deve rendere disponibile ai contribuenti un sistema gratuito di generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche. Come si ricorda, il semplice utilizzo di questi strumenti non consente di usufruire dei benefici fiscali che, invece, scattano solamente in caso di opzione per la trasmissione dei dati di tutte le fatture emesse e ricevute, nonché dei dati dei corrispettivi giornalieri. Nel corso del Forum è stato chiarito che il formato che verrà utilizzato per la generazione della fattura B2B sarà quello XML già definito per la fatturazione obbligatoria nei confronti delle pubbliche amministrazioni. L’Agenzia delle entrate appare tuttavia intenzionata, anche in un’ottica di gradualità, a rendere disponibile dal 1 luglio 2016 il servizio gratuito limitatamente alla gestione delle fatture verso le PPAA, differendone l’operatività a tutte le fatture B2B al 1 gennaio 2017. Uno dei canali di trasmissione delle fatture così generate sarà quello realizzato attraverso il Sistema di Interscambio – Sdi, per il quale si stanno approfondendo le modalità di indirizzamento delle fatture non potendo utilizzare l’indice IPA, ideato e strutturato per le pubbliche amministrazioni. Una delle idee emerse nel Forum è quella di avvalersi delle caselle di posta elettronica certificata come risultanti dall’INIPEC. La procedura gratuita consentirà all’utente di conservare elettronicamente il file prodotto sottoscrivendo un apposito accordo di servizio con l’Agenzia delle entrate. Potranno in questo caso essere caricate a sistema anche le fatture elettroniche passive ricevute dall’utente, purché in formato XML PA interagendo con un portale web messo a disposizione. L’opzione per la trasmissione telematica dei dati delle fatture andrà espressa, sull’apposito portale web, entro il mese di gennaio del primo anno di scelta, vincolerà fino alla fine del quarto anno solare successivo e, se non revocata, si estenderà di quinquennio in quinquennio. A differenza della fatturazione elettronica e della trasmissione dei dati di fatturazione, la memorizzazione elettronica e la trasmissione opzionale dei dati dei corrispettivi giornalieri si fonda invece su strumenti tecnologici, compresi quelli che consentono pagamenti con carta di debito e di credito. Tali strumenti, individuati come “registratori di cassa telematici” - RCT, manterranno la caratteristica di apparecchi fiscali. In quanto tali, saranno sottoposti ad un processo di omologa dovendo contenere una memoria protetta non riscrivibile ed essere connessi online. Nella sostanza si mantiene la fiscalizzazione degli apparecchi misuratori, in ragione del loro censimento, con potenziali problematicità per gli operatori della GDO – Grande distribuzione organizzata che ad oggi trasmettono telematicamente all’Agenzia delle entrate in maniera unitaria i dati delle singole “casse” dopo il loro trasferimento ad un server centrale. Analogo censimento verrà effettuato per gli operatori di distributori automatici, per i quali è invece introdotto un obbligo di trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi già a partire dal 2017.

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