A cura di Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce
Decorre da oggi, 1 luglio 2016, l’applicabilità in tutti gli Stati membri del regolamento eIDAS in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del regolamento eIDAS, tenutasi ieri 30 giugno 2016 presso la sala Nassirya del Senato, sono stati tracciati ed approfonditi i contenuti e gli obiettivi della norma comunitaria, evidenziando altresì l’importanza della leva digitale come momento fondamentale di sviluppo economico e crescita del Paese. L’incontro è stato organizzato e coordinato dalla senatrice Silvana Amati, Segretario della Presidenza del Senato, la quale ha avuto modo di sottolineare come sicurezza, certezza giuridica, affidabilità, facile impiego, riservatezza e regole comuni contenuti nel regolamento eIDAS costituiscono requisiti fondamentali e necessari nelle transazioni elettroniche tra imprese, pubbliche amministrazioni, professionisti e cittadini. Il regolamento eIDAS si inserisce inoltre perfettamente nella strategia nazionale complessiva sulla digitalizzazione, perseguita da ultimo con le revisioni al CAD – Codice dell’Amministrazione Digitale in corso di emanazione: Antonio Samaritani, direttore generale di AgID – Agenzia per l’Italia Digitale ha evidenziato al riguardo come l’Italia risulta allineata al resto dei Paesi europei per il numero di soluzioni offerte online ma, al momento, è indietro quanto alla propensione al loro utilizzo soprattutto e anche da parte delle piccole e medie imprese le quali dovrebbero invece essere maggiormente attratte verso il mercato unico digitale avvalendosi degli strumenti di identificazione e dei servizi fiduciari riconosciuti a livello europeo. Il tutto considerando, ad esempio, che circa l’85 per cento delle aziende fallite in Italia nel corso del 2015 non avevano un sito web. In questo, un fattore propulsivo sarà sicuramente rappresentato dallo strumento nazionale dello SPID, il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale che permette una identificazione in rete secondo le indicazioni e le prescrizioni dettate dal regolamento eIDAS. Lo SPID ha sicuramente un impatto positivo in termini di economicità, efficienza, efficacia e trasparenza innanzitutto per le pubbliche amministrazioni. Le imprese dovrebbero però avvertirne i vantaggi sviluppando il proprio commercio online, in ragione della sicurezza dei sistemi di identificazione e del numero dei potenziali clienti, pari di fatto ai cittadini europei che saranno dotati a breve di un identificativo online di per sè valido, per mutuo riconoscimento, in ogni Stato membro. In particolare il mutuo riconoscimento dei sistemi di identificazione elettronica porterà alla validità, in tutto il mercato digitale europeo, delle credenziali SPID, della CIE - Carta di Identità Elettronica e della CNS - Carta Nazionale dei Servizi. E’ infatti in corso il procedimento di riconoscimento mediante notifica degli schemi di identificazione al Cooperation Network, cui seguirà appunto il loro mutuo riconoscimento. Analogamente si procederà per far riconoscere alcuni strumenti tecnologici nazionali come servizi fiduciari qualificati, individuati dal regolamento eIDAS. Sarà perciò oggetto di riconoscimento, immediato e diretto, la firma digitale mentre sarà necessaria la previa qualifica del servizio per i sistemi di marcatura temporale e posta elettronica certificata, apportandovi alcune modifiche di processo.
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