A cura di Benedetto Santacroce
L’adesione al sistema opzionale di trasmissione delle fatture o dei relativi dati passa necessariamente dall’analisi dei vantaggi e degli svantaggi che derivano dalle singole scelte che il contribuente può fare. I vantaggi e gli svantaggi da considerare non sono solo quelli normativamente previsti, ma anche quelli che incidono operativamente e derivano indirettamente dal processo di implementazione del sistema.
In effetti, sul piano normativo l’adesione sia che si scelga la fatturazione elettronica che la trasmissione dei dati di fatturazione sia che si debba anche trasmettere i corrispettivi comporta l’esonero dalla nuova comunicazione dei dati obbligatoria che prevede la soppressione dello spesometro, della comunicazione black list; degli elenchi intrastat relativi agli acquisti di beni e servizi e dalle comunicazioni delle società di noleggio.
Inoltre, espressamente per l’adesione all’opzione del Dlgs 127/2015 spetta la priorità nei rimborsi Iva con la possibilità di poterli richiedere anche in assenza delle condizioni previste dall’art. 30 del Dpr 633/72 e la riduzione di un anno dei termini di decadenza degli accertamenti del fisco in materia di imposte dirette e Iva.
Infine i vantaggi e gli svantaggi vanno considerati in relazione alle singole scelte che il contribuente può operare. Se il contribuente sceglie di inviare le fatture elettroniche tramite Sistema di interscambio gli ulteriori vantaggi che si possono ottenere sono che il semplice invio allo SdI consente al fisco di acquisire il dato e di conservarlo per conto dell’operatore. Il dato acquisito viene immediatamente messo a disposizione del contribuente. Per il fisco la disponibilità del dato consente dei controlli immediati e consente anche un dialogo con il contribuente in caso di anomalie. Inoltre il sistema d’interscambio attraverso apposite notifiche certifica che la fattura è stata ricevuta dal destinatario e, può certificare, se attivato dal cliente, che la fattura è stata accettata o rifiutata. Tutto questo sistema permette di conservare l’informazione e identifica in modo incontrovertibile che il documento inviato è stato ricevuto. La prova del ricevimento della fattura da parte del cliente costituisce la base per ottenere un pagamento più tempestivo ovvero per poter richiedere l’applicazione di interessi moratori. Altro vantaggio che l’utilizzo di un formato conosciuto permette al cliente l’integrazione automatica dei processi di contabilizzazione della fattura ricevuta. A questi vantaggi possono corrispondere degli aggravi di natura contrattuale o operativi (per esempio: l’individuazione contrattuale dell’indirizzamento delle fatture ovvero la ristrutturazione dei processi di formazione e emissione della fattura).
Se si sceglie la forma dell’invio dei soli dati di fatturazione sicuramente non si hanno problemi con i terzi, in quanto il processo è solo interno. Sul piano degli svantaggi è necessario segnalare l’obbligo di creazione dei sistemi per trasformare il dato registrato in formato fattura PA e la mancata integrazione dei processi tra fornitore e cliente.
Per l’invio dei corrispettivi l’aggravio più pesante è l’adeguamento dei sistemi di trasmissione, in quanto coinvolge un intervento diretto sui registratori di cassa per consentire l’univoca riconoscibilità della fonte di trasmissione dei dati. Sotto questo punto di vista si ricorda che l’adeguamento colpisce anche chi ha già un sistema di trasmissione dei corrispettivi (come ad esempio le imprese della grande distribuzione o i gruppi d’impresa) per i quali l’adeguamento dovrà essere realizzato entro il 31 dicembre del 2017.
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