Elenchi dei soggetti sottoposti a split payment

Elenchi dei soggetti sottoposti a split payment

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In attesa dell'emanazione del decreto attuativo (che sembra comunque in dirittura d’arrivo) il Ministero dell’Economia e Finanze pubblica sul proprio sito gli elenchi delle amministrazioni, degli enti e delle società che dal 1° luglio saranno soggette al meccanismo dello Split Payment.

La scelta di pubblicare gli elenchi in modo ufficiale è sicuramente da salutare positivamente perché negli ultimi giorni l’incertezza relativa alla corretta individuazione dei soggetti sottoposti all'obbligo aveva creato dei seri problemi a tutte le imprese che volevano prepararsi per tempo alle nuove regole.

Il risultato dello sforzo del Ministero è costituito dalla creazione di cinque elenchi separati che seguono la declinazione della norma così ripartiti :

  1. elenco delle pubbliche amministrazioni inserite nel conto consolidato;
  2. elenco delle società controllate di diritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri e delle società controllate da queste ultime;
  3. elenco delle società controllate di fatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri e delle società controllate da queste ultime;
  4. elenco delle società controllate di diritto dalle regioni, province, città metropolitane, comuni, unioni di comuni e delle società controllate da queste ultime;
  5. elenco delle società quotate inserite nell'indice FTSE MIB della Borsa italiana 

L'intera platea degli enti e delle società sottoposte al particolare meccanismo sono oltre 29.000 soggetti. Già dal numero si comprende l’impatto che la nuova regolamentazione avrà sulle imprese e sui professionisti che dal 1 luglio dovranno emettere le proprie fatture nei confronti dei predetti soggetti. È pur vero che alcuni di questi erano già inclusi dal 1 gennaio 2015 nell'adempimento previsto all'epoca dall'art. 1, comma 629, lettera b), della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) che aveva introdotto nel nostro ordinamento l’art. 17-ter del Dpr 633/72. Comunque, l’estensione attualmente prevista dal Dl 50/2017 riguarda una platea ampia e composita. Tra i nuovi soggetti inclusi rientrano tutte le società controllate di fatto e di diritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei ministeri, nonché dalle autorità locali.

Gli elenchi hanno dissipato anche alcuni dubbi che erano stati sollevati nei giorni scorsi e che avevano spinto gli interessati a fare delle precisazioni ovvero delle richieste di chiarimento. Il MEF nel suo comunicato ricorda ad esempio che nell'obbligo vi rientrano tutti i soggetti riportati all'art. 2, comma 2 della Legge 196/2009 la cui ricognizione è operata annualmente dall'ISTAT con proprio provvedimento ed è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale entro il 30 settembre di ogni anno. Il richiamo è utile per chiarire che l’elenco delle amministrazioni pubbliche sono esattamente quelle ricomprese nell'obbligo della fatturazione elettronica e includono tra gli altri gli ordini professionali e le casse di previdenza private dei professionisti.

Con la pubblicazione degli elenchi la mano ripassa agli operatori che sono chiamati a verificare nelle prossime ore se nelle proprie anagrafiche clienti sono ricompresi le amministrazioni, gli enti e le società indicate dal ministero dell’Economia e delle finanze. Individuati nell'elenco quali soggetti sono inclusi nello specifico adempimento sarà necessario creare tutte le specifiche tecniche e contabili per poter gestire la relativa fatturazione.
Gli elenchi sicuramente semplificano il lavoro delle imprese, ma l’avvicinarsi del termine del 1° luglio impone adeguamenti immediati.

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