E-fattura semplificata con identificativi fiscali obbligatori

E-fattura semplificata con identificativi fiscali obbligatori

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Alessandro Mastromatteo
Benedetto Santacroce

Indicazione di codice fiscale o, in alternativa, di partita Iva nel tracciato xml della fattura semplificata, obbligo di emissione di fattura elettronica anche per le pubbliche amministrazioni, valorizzazione in ogni caso del campo “codice destinatario”: queste alcune delle indicazioni emerse nel corso della sessione straordinaria del forum nazionale sulla fatturazione elettronica svoltosi ieri 18 maggio 2018 presso la Direzione Centrale dell’Agenzia delle entrate.

Il forum che con il suo supporto ha consentito la tempestiva approvazione dei provvedimenti attuativi, ha fatto due ulteriori proposte normative:

  • da un lato l’aumento a 400 euro, rispetto agli attuali 100, della soglia entro la quale è possibile emettere fattura semplificata;
  • dall'altro una richiesta di modificare il D.M. n. 55 del 2013, che regolamenta la fatturazione elettronica nei confronti delle pubbliche amministrazioni, così da superare le differenze esistenti con la fattura tra privati quale, tra le altre, la possibilità di notifica del rifiuto da parte dell’amministrazione destinataria.

L’incontro ha rappresentato inoltre l’occasione non solo per anticipare l’imminente rilascio di una seconda release delle specifiche tecniche allegate al provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018 ma anche per ricordare la pubblicazione, entro la prossima settimana, dei primi applicativi per favorire l’adempimento ed in particolare un’applicazione per telefoni cellulari e tablet per predisporre e trasmettere le fatture elettroniche.

<<FORUM FE 18.5.2018>>

Altri chiarimenti hanno riguardato l’avvio anticipato dell’obbligo di fatturazione elettronica: in risposta ad uno specifico quesito, è stato chiarito come l’effettuazione di pagamenti con strumenti tracciabili riguarderà, dal prossimo 1° luglio 2018 e ai fini della deducibilità dei costi e detraibilità dell’Iva, anche le cessioni di gpl e metano pur in mancanza dell’obbligo di documentarne l’acquisto con fattura elettronica, che rimane limitata a benzina e gasolio. La targa dei veicoli inoltre non è un elemento obbligatorio e non sarà comunque contenuta nel qr-code generato con l’applicazione utilizzabile l’identificazione ed il corretto indirizzamento della fattura. La targa costituisce però un elemento necessario per il rimborso delle accise e per l’individuazione della percentuale di deducibilità legata alla tipologia di utilizzo del veicolo: le indicazioni rese nel forum hanno chiarito che la targa dovrà essere indicata, non nel campo “mezzo di trasporto” indicato nelle motivazioni del provvedimento, ma nella sezione “altri dati gestionali”, compilando il “tipo dato” con la stringa “targa” da indicare nel “riferimento testo”. Per informare e sensibilizzare i destinatari dell’obbligo, l’Agenzia delle entrate procederà inoltre a breve non solo alla pubblicazione di una guida operativa e di video tutorial per renderne chiaro il funzionamento, ma anche alla pianificazione di una serie di incontri formativi con le associazioni di categoria a partire dal prossimo mese di giugno, anche considerando che l’Agenzia delle entrate stima l’emissione e lo scambio di circa un miliardo e mezzo di fatture annue.

Con riguardo al formato xml, lo stesso continuerà a poter essere utilizzato anche quando saranno individuati gli altri tracciati basati su standard e sintassi europea e cioè UBL o CII, come approvati dal CEN. Quanto al recapito della fattura, una volta superati i controlli, il SdI prova a consegnare il documento al destinatario: in caso di casella PEC piena o non attiva, o di webservice o ftp non attivi, il Sistema effettua dei tentativi di consegna al destinatario ogni dodici ore e per tre giorni consecutivi. Successivamente rilascia la ricevuta di impossibilità di recapito, rendendo allo stesso tempo la fattura disponibile nell’area riservata del cessionario/committente.

L’Agenzia delle entrate ha precisato inoltre che riuscirà a predisporre solamente una bozza della dichiarazione IVA, non potendo compilarla in maniera definitiva in quanto, ad esempio, con riguardo alle operazioni di detrazione non è a conoscenza della percentuale a tal fine applicata. Infine ricerca, consultazione e acquisizione dei file delle fatture elettroniche, emesse e ricevute, sono resi disponibili ai contribuenti nell'area riservata presente nel sito web “fatture&corrispettivi” sino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di ricezione degli stessi da parte di SdI.

Adempimenti
La partita Iva o il codice fiscale sono elementi alternativi e necessari per la certificazione di corrispettivi fino a 100 euro. Possibile proposta a Bruxelles di modifica della soglia a 400 euro

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