Novità 2020: IVA e accise

Novità 2020: IVA e accise

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Di Santacroce Benedetto, Sbandi Ettore

L’IVA segue sempre le accise e, per i soggetti non affidabili, l’estrazione dal regime sospensivo delle imposte di consumo comporta il pagamento dell’IVA con F24, operazione per operazione, senza possibilità di compensazione. Inoltre, è inibito il rilascio di lettere di intento aventi ad oggetto benzine e gasolio destinati all’autotrazione, salvo che non si tratti di cessioni ad imprese di trasporto internazionali, le cui operazioni sono comunque soggettivamente limitate.

Il Decreto Fiscale entra nel mondo dei carburanti innestando una serie, molto pervasiva, di regolamentazioni accise e, di fianco, di razionalizzazioni del sistema di pagamento dell’IVA anticipata con F24 introdotto con la L. n. 205/17.

Per quest’ultimo argomento, si tratta di novità di grandissimo rilievo, destinate a fornire chiarezza ad una modalità impositiva che ha creato, nell’ultimo biennio, gravi difficoltà per gli operatori del settore, di fatto senza tangibili risultati in ottica di recupero.

Con la L. n. 205 del 2017 (art. 1, co. 937-942), infatti, è stato introdotto un sistema peculiare di pagamento dell’Iva per i carburanti estratti da depositi fiscali o depositi di destinatari registrati. Per queste ipotesi, salve eccezioni destinate ai soggetti c.d. affidabili (per dimensioni e qualifiche soggettive), l’IVA viene pagata con F24, senza possibilità di compensazione. La norma ha una portata assai complessa ed ha creato un sistema ibrido tra l’IVA e le accise che ha creato difficoltà applicative ed interpretative solo in parte risolte dalla molto attesa circolare 18E del 7 agosto 2019 dell’Agenzia delle Entrate. 

Il primo dei quesiti irrisolti, ora affrontato dal DL Fiscale, è relativo alle cessioni in deposito accise, ovvero se tali cessioni debbano sempre intendersi in sospensione dall’IVA oppure se, per i soggetti affidabili, vale il regime ordinario. Con le modifiche alla norma ora apportate, non pare esserci più dubbio: eliminato il riferimento al comma 939 dai commi 940 e 941, in effetti fuori contesto, è certificato che i trasferimenti in sospensione di accisa sono sempre (anche) in sospensione di IVA; è dubbio sostenere, invece, se tale sospensione esiste, come si ritiene, anche per le operazioni effettuate prima del chiarimento normativo.

Modifiche vengono poi operate al sistema dell’affidabilità soggettiva: per gli acquisti intra UE, il pagamento con F24 si evita solo se viene prestata una garanzia pari all’imposta da parte di soggetti affidabili; per gli acquisti c.d. “conto proprio”, questi sono utili a derogare al sistema standard dell’Iva anticipata, solo se ad immettere in consumo sono depositi di dimensione superiore a 3000 metri cubi. Quest’ultima disposizione pare forse troppo rigida e non considerare la filiera logistica oggi presente in Italia, fatta anche di piccoli operatori, comunque autorizzati e molto controllati dalle Dogane.

Viene poi eliminata la possibilità di emettere lettere di intento aventi ad oggetto gasolio e benzina destinati all’autotrazione, di cui al co. 937, art. 1, L. 205/17. Posto che le frodi, nell’ultimo biennio, hanno utilizzato le deroghe soggettive degli acquisti effettuati per conto proprio, per poi procedere con rivendite di prodotto immesso in consumo a clienti che emettono lettere di intento, queste ultime sono ora inibite. SI tratta di una stretta fortissima al sistema delle frodi, che si ritiene possa far recuperare ingente gettito IVA in favore dell’erario.

È bene precisare, in ultimo, che tale inibizione delle lettere di intento non opera per i soggetti strutturalmente a credito di IVA come le imprese di trasporto internazionale, sebbene la deroga valga solo per le cessioni operate da soggetti diversi da traders e da quelli obbligati all’accisa.

Da ultimo, si deve segnalare la generalizzazione del sistema di tracciatura INFOIL per tutti i depositi fiscali superiori a 3000mc; anche questo, per la verità, si presenta come un aggravio eccessivo vista la complessità ed i costi infrastrutturali del processo, in un sistema che è ormai ipermappato. 

 

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