Nuovo tracciato XML E-Fattura

Nuovo tracciato XML E-Fattura

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Di Santacroce Benedetto, Mastromatteo Alessandro

Evoluzione del tracciato xml della e-fattura con aggiunta di nuove tipologie di documento, incremento degli specifici codici natura con maggiore dettaglio degli stessi e introduzione di nuove tipologie di ritenute: queste le principali novità presentate nel corso dell’incontro del Forum italiano sulla fatturazione elettronica tenutosi in data 22 gennaio 2020, completate tra le altre dall’aumento sino a otto cifre della lunghezza del numero dei decimali per sconti e maggiorazioni, e dalla non obbligatorietà dell’indicazione dell’importo del bollo, eventualmente dovuto sulla fatture, in quanto di ammontare sempre pari a due euro.

Il motivo fondamentale che ha portato all’implementazione è da ricercarsi essenzialmente nelle richieste pervenute all’Agenzia delle entrate dagli operatori, interessati a una maggiore fruibilità dei tracciati tale da rendere le informazioni e i dati in essi contenuti immediatamente recepibili ed elaborabili nei software di contabilità. A questa esigenza si accompagna l’utilizzabilità dei dati da parte dell’Agenzia delle entrate ai fini della predisposizione, da luglio 2020, della bozza di dichiarazione IVA precompilata. Nello specifico, la pubblicazione del tracciato evoluto dovrebbe avvenire con provvedimento direttoriale da adottarsi probabilmente entro la fine del corrente mese di Gennaio, con possibilità di iniziare ad utilizzare facoltativamente i nuovi codici natura e le tipologie documento dal 1° aprile 2020: in altri termini, il Sistema di Interscambio continuerà a considerare validamente formate e trasmesse, con retrocompatibilità garantita dallo stesso SdI, le e-fatture che presentino ancora i codici natura generici N3 ed N6. Dal 1° luglio 2020 il Sistema di Interscambio procederà invece allo scarto dei file che non dovessero presentare i codici natura N3 ed N6 in dettaglio. Al riguardo si segnala come nel corso del forum sia stata formulata la richiesta di una proroga di avvio di tale regola con decorrenza dell’obbligatorietà di utilizzo dal periodo di imposta 2021.

Tipo Documento

Ai codici sinora utilizzati per l’identificazione della tipologia di documento trasmesso al SdI, se ne aggiungono altri ai fini della corretta contabilizzazione degli stessi e della redazione della dichiarazione precompilata IVA. Si tratta comunque di codici ad utilizzo non obbligatorio: avvalersene permette tuttavia, al di là di una più semplice rendicontazione nei sistemi gestionali, di evitare ad esempio di inviare l’esterometro per le fatture passive estere da integrare. Più nello specifico, i nuovi codici TD13 e TD14 saranno utilizzabili per inviare a SdI i documenti di integrazione delle fatture nelle ipotesi di reverse charge intraUE ed interno. Con il TD15 ed il TD16 si potranno trasmettere le autofatture per autoconsumo e quelle per cessioni gratuite, mentre con i codici TD17 e TD18 si individueranno i documenti con cui si certifica l’estrazione dei beni da un deposito IVA con o senza versamento dell’imposta. Infine con il TD19 si comunicheranno le cessioni di beni ammortizzabili e per passaggi interni ai sensi dell’articolo 20 del D.P.R. n. 633 del 1972.

Codice Natura 

L’utilizzo delle nuove codifiche permetterà di rappresentare del tracciato xml le casistiche di esenzione o non imponibilità, ad oggi non dettagliate, da utilizzate in contabilità per la successiva redazione delle dichiarazioni compresa la precompilata IVA. L’evoluzione ha interessato il codice natura N3, che individua le operazioni non imponibili, ed il codice N6 per le inversioni contabili. Ebbene dal 1° luglio 2020, salvo proroghe e in via sperimentale e volontaria dal 1° aprile 2020, non potranno più essere inseriti tali codici generici ma occorrerà utilizzare quelli in dettaglio che vanno da N3.1. a N3.6 individuando, ad esempio, puntualmente le operazioni non imponibili derivanti da esportazioni o da cessioni intracomunitarie o verso San Marino. Analogamente il codice N6 dovrà essere dettagliato da N6.1. a N6.8 con sottocodici legati alle tipologie di operazioni soggette a inversione contabile quali le cessioni di rottami, di telefoni cellulari, le operazioni nel settore energetico. Ciò richiederà un intervento sui software di fatturazione elettronica in modo da raccordare le operazioni ed i relativi codici natura con quanto utilizzato nei gestionali di contabilità.

Ritenute

Sono stati infine aggiunte nuove tipologie di ritenuta, con possibile ripetitività del blocco, quale il contributo Enasarco e quello Inps la cui gestione contabile è assimilabile, appunto, a quella delle ritenute, in questo modo superando di fatto i precedenti chiarimenti resi con FAQ dall’Agenzia delle entrate.

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