Cambiano le regole per la circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa, con l’innesto di procedure telematizzate e a chiusura obbligatoria per una migliore tracciabilità delle merci in arrivo e partenza tra soggetti riconosciuti.
Il DL Fiscale, infatti, punta moltissimo sulla filiera dei carburanti, mirando a recuperare l’enorme mole di evasione su accise e IVA che nell’ultimo periodo ha colpito il settore. Il sistema dei prodotti energetici, e con esso l’Erario, sta infatti pagando un prezzo altissimo per i fenomeni fraudolenti ormai manifesti che attengono sia i prodotti soggetti ad accise, ossia che non hanno ancora scontato l’imposta di consumo, sia quelli assoggettati, per i quali la forte evasione si realizza su impieghi agevolati e IVA.
Per contrastare questi fenomeni, sul lato delle accise, il DL Fiscale ha puntato sull’innesto di azioni correttive e nuovi oneri per i contribuenti, in grado, si suppone, di meglio monitorare i trasporti di prodotti, evitare i movimenti in nero e recuperare a tassazione ingenti quantità di prodotto.
Per i prodotti in sospensione di accisa, uno schema evasivo classico è quello, semplice quanto frutto di lacune normative e di controllo, dei c.d. “doppi viaggi”. Le merci che devono ancora scontare le imposte, infatti, si muovono in ambiente telematico EMCS, con documenti di sorta e-AD accesi in partenza da un deposito e chiusi da un altro deposito o destinatario autorizzato. Questa ultima chiusura, però, non era normata nei tempi, mentre ora il Legislatore ora impone la chiusura entro 24 ore dalla presa in consegna, con contestuale obbligo di annotazione nel registro cronologico di carico e scarico; superato tale termine, dovrebbero scattare controlli per legge.
Oltre a quanto precede, per gli oli lubrificanti viene introdotto un innovativo sistema di circolazione, di fatto analogo a quelli in essere e basato su delle “note di riscontro” che in arrivo e partenza devono essere accese e poi chiuse. È vero che gli oli sono un altro sistema classico di frode, ma forse il sistema è un aggravio importante per gli operatori del settore, oltre che per le imprese industriali.
L’altra novità di settore è sicuramente il documento DAS telematico. Già previsto nella sua attuazione da norme e prassi risalenti, nasce il documento che scorta le merci ad accisa assolta, per il quale restano aperti molti temi (es. gli oneri di chiusura analoghi agli e-AD), ma che sicuramente sarà utile in sede antifrode. Sui dettagli, si attende una prossima Determinazione del Direttore delle Dogane.
Una modifica molto importante attiene, infine, alla modifica dell’ultimo comma dell’art. 25 TUA, che regola i trasferimenti di prodotto tra depositi commerciali, ossia di una pratica lecita ma in deviazione dagli standard ordinari per i quali e merci stoccate in un deposito procedono, di regola, perso impianti di distribuzione. In questi casi, svecchiando la precedente regola, mittente e destinatario devono immediatamente inviare una comunicazione telematica gli Uffici di competenza lo stesso giorno dell’operazione (adempimento forse superabile con eDAS).
Insomma, quello posto in essere è un sistema di rete che, francamente, ormai non ha pari in nessun settore impositivo, e che, insieme alla fatturazione elettronica, alla prossima tracciatura GPS dei mezzi di trasporto anche per il tramite di Autostrade, alle telemisure o, ancora, ai dati dei registri ed ai ridotti soggetti operanti, tutti autorizzati, si auspica possa finalmente arginare le frodi accise.