Bonus vacanze: accesso ad ostacoli sul filo del web

Bonus vacanze: accesso ad ostacoli sul filo del web

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Di Santacroce Benedetto

Tax credit vacanze dal 1° luglio pienamente operativo per i nuclei famigliari con ISEE valida non superiore a 40.000€, con un beneficio massimo di 500€. Attenzione, però, che per ottenerlo è necessario che tutti gli attori seguano con attenzione le procedure elettroniche che sono state delineate dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 17 giugno 2020

In effetti, nell’operazione sono coinvolti:

  • la persona fisica - single ovvero quale componente di un nucleo famigliare;
  • il fornitore del servizio turistico ricettivo: quali alberghi, agriturismi e B&b;
  • i tour operator e le agenzie di viaggi quali intermediari dell’acquisto del soggiorno. 

Questi tre attori devono ognuno nel suo ruolo intervenire dal momento del pagamento del soggiorno per consentire che l’operazione dia al “viaggiatore” il beneficio sperato con riduzione del prezzo da pagare; dia al fornitore del servizio la possibilità di spendere il credito o in compensazione o cedendo ad un terzo (compresi gli intermediari finanziari); consenta ai TO e alle AdV di svolgere correttamente il loro ruolo di facilitatore dell’operazione.

Per il primo attore (la persona fisica che vuole ottenere la riduzione del prezzo da pagare) gli impegni da assolvere sono i seguenti:

  • ottenere un ISEE valida e accertabile presso l’INPS:
  • avere a disposizione un accesso ai servizi telematici di PagoPA attraverso lo SPID o attraverso la Carta d’identità elettronica
  • presentare la richiesta elettronicamente al sito di PagoPA e ottenere dall’Agenzia delle Entrate un codice univoco e un QR code con la misura dell’agevolazione e i codici fiscali dei componenti del nucleo famigliare che possono essere beneficiari del Bonus

Raggiunti e realizzati tutti i predetti STEP, il nucleo famigliare sarà pronto a spendere il suo credito con una struttura ricettiva, ma prima dovrà decidere quale componente è più idoneo a spendere il credito. 

In effetti, il bonus si può spendere in un’unica soluzione, su un solo componente del nucleo famigliare e per un unico soggiorno. Inoltre, non tutto il credito è utilizzabile come sconto del viaggio, un 20% va utilizzato in detrazione nella dichiarazione dei redditi del codice fiscale di colui che utilizza il servizio. Quindi è necessario scegliere bene il componente da agevolare perché se non ha un debito d’imposta il beneficio si perde. 

Il fornitore del servizio da parte sua ha diversi compiti che risiedono prevalentemente in un impegno di controllo e di corretta certificazione dell’operazione. In particolare:

  • dovrà creare correttamente la fattura;
  • dovrà controllare via web la spettanza del credito e i soggetti beneficiari;
  • infine dovrà confermare il credito e chiudere l’operazione. 

Dopo aver fatto tutto ciò potrà, finalmente vantare il credito e utilizzarlo o in compensazione o cedendolo a terzi. 

Per il TO e l’AdV il ruolo di facilitatore dell’operazione sarà raggiungibile solo con la creazione di una procedura di stretto dialogo con il fornitore del servizio, abbandonando, almeno in parte, la tradizionale modalità di vendita dei viaggi. 

In questo momento tutti sono interessati a far funzionare il nuovo meccanismo di sostegno delle famiglie, delle strutture ricettive e degli intermediari. Per raggiungere lo scopo è necessario, anche interpretativamente smussare qualche angolo di troppo applicando e leggendo tra le righe le disposizioni messe in campo a partire dall’art. 176 del Decreto rilancio, dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 17 giugno 2020 e dalle guide emanate dal fisco. 

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