Pssa da cinque a dieci anni il termine di controllo e di restituzione degli aiuti di Stato per le grandi impese che hanno delocalizzato.
Con l'articolo 8 del Dl 104/2023, cosiddetto decreto Asset, per rafforzare il contrasto alla delocalizzazione, è stato rivisto il termine per il recupero degli aiuti di Stato ricevuti dalle grandi imprese in caso di delocalizzazione, estendendolo da cinque a dieci anni.
La norma interviene sull'articolo 5 del Dl 87/2018, relativo ai limiti alla delocalizzazione delle imprese beneficiarie di aiuti di Stato, introducendo, al comma 1, il periodo: "ovvero entro dieci anni se trattasi di grandi imprese" individuate in base alla raccomandazione n. 2003/361/Ce della Commissione.
L'articolo 5, al comma 1, stabilisce che le imprese operanti nel territorio italiano, sia italiane sia estere, che abbiano usufruito di un aiuto di Stato collegato a investimenti produttivi, per l'attribuzione del beneficio decadono da detto beneficio - e devono restituirlo - se l'attività economica interessata dallo stesso o una sua parte sia stata delocalizzata in altri Stati non appartenenti alla Ue o non aderenti allo Spazio economico europeo entro cinque anni dalla data di conclusione dell'iniziativa agevolata. Questo termine è stato esteso a dieci anni se a usufruire del beneficio sia stata una grande impresa.
Resta invece fermo a cinque anni (comma 2, articolo 5) il termine di decadenza per il recupero degli aiuti di Stato ricevuti dalle imprese (anche grandi) e che prevedono "l'effettuazione di investimenti produttivi specificatamente localizzati ai fini dell'attribuzione di un beneficio".
La definizione di grandi impresa è da ricercare nella raccomandazione 2003/361 della Commissione del 06.05.2003, richiamata dall'articolo 5. Vi rientrano le imprese che hanno da 25 dipendenti e un fatturato annuo da 50 milioni o un totale di bilancio annuo da 43 milioni.
Il decreto Asset non prevede nulla, contrariamente a quanto aveva previsto l'articolo 5, con riguardo alla decorrenza del nuovo termine di controllo. Considerando però che si tratta di una norma procedurale, l'estensione del termine decennale potrebbe riguardare i benefici ricevuti dalle grandi imprese per le quali, all'entrata in vigore della nuova norma (11 agosto 2023), non fossero ancora decorsi i cinque anni dalla conclusione dell'iniziativa agevolata.
L'articolo 5 al comma 1 prevede infine anche una maxisanzione amministrativa, pari a un importo che va da due a quattro volte l'aiuto ricevuto e da cui si è decaduti.