Adempimenti.
Licenze da aggiornare entro il 1° dicembre 2023 e contabilità separata per l'Hvo, il carburante di origine vegetale che, per le dogane, è prodotto commercialmente e fiscalmente distinto dal gasolio tradizionale.
L'agenzia delle Dogane e Monopoli torna sulla maggiore attualità accise oggi in discussione, per regolamentare le prime casistiche fiscali ed operative. Sui gasoli paraffinici ottenuti da sintesi o da idrotrattamento, che al momento, in concreto, nella filiera distributiva si limitano appunto al cosiddetto Hvo, le Dogane avevano già fornito una prima linea guida con la circolare 21/2023. In questo documento, l'approccio scelto era chiaro: l'Hvo è un gasolio vegetale, ha la stessa aliquota di accisa del gasolio, ha la stessa voce doganale, ma è un prodotto diverso, e come tale deve essere individuato (con appositi codici addizionali Cadd), tracciato e contabilizzato.
Tuttavia, l'autorità torna ora sulla tematica con la successiva circolare 22/D/2023, questa volta con un approccio più approfondito e operativo, con un documento quasi in forma Faq, con il quale utilmente si riscontrano alcuni tra i numerosi quesiti posti dagli stakeholders.
Il primo dato di rilievo attiene ai registri, che come già chiarito devono essere separati. Dunque, per i detentori di registri cartacei, occorre altro documento così come per le ghost station, che devono come tutti gli operatori aggiornare le licenze.
Osservare l'Agenzia che "la separata contabilizzazione dell'Hvo ha, evidentemente, lo scopo di distinguere le movimentazioni di tale prodotto dagli altri gasoli detenuti presso il deposito o l'impianto, anche al fine dell'esecuzione degli autonomi controlli inventariali e per il conseguente calcolo del relativo calo ammissibile", che del resto è sempre quello della VD 2710, come identica è la formula per la denaturazione verde.
Dunque, se le miscelazioni avvengono solo in regime fiscale, dal deposito fiscale stesso, fino al deposito commerciale e l'impianto, anche se a valle forse si potrebbe ragionare in futuro su una promiscuità fisica, se possibile, la filiera si presenta rigidamente blindata su binari paralleli: gasolio tradizionale, da un lato, Hvo, dall'altro.
Anche la transizione al 1° dicembre segue questa logica: chi, infatti, prima degli ultimi chiarimenti, ha effettuato la trasmissione in forma telematica di un unico dato di giacenza contabile, facendo riferimento all'unico codice prodotto disponibile per il gasolio, è ora tenuto a scindere la giacenza contabile dell'Hvo da quella del gasolio. A tal fine, l'Agenzia mette a disposizione delle imprese due appositi tracciati, così da adeguare l'intera rete nelle prossime ormai due settimane.