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Ivo Caraccioli che si è spento ieri a Torino all’età di 87 anni è stato magistrato e poi, per molti anni, professore di diritto penale all’Università del capoluogo piemontese, nonché stimato professionista. Con i suoi numerosi scritti e interventi sulla stampa specializzata è stato sempre un vigile testimone e un sapiente interprete dello sviluppo del pensiero relativo al diritto penale dell’economia e, in particolare del diritto penale tributario.
Nel 1995, sotto l’egida della Commissione europea, ha fondato il Centro di diritto penale tributario, associazione che nel tempo, con l’impegno di centinaia di professionisti e in coordinamento con altre associazioni di altri Stati membri, ha dato sostegno con idee e proposte al legislatore nazionale e unionale nella creazione di una legislazione penal tributaria equilibrata e coerente.
Con impegno instancabile ha portato, con seminari, convegni e congressi, il suo pensiero in giro per l’Italia e per l’Europa.
Quale professore ha formato migliaia di studenti e giovani professionisti, con un approccio aperto e sempre pronto ad ascoltare le idee che gli venivano proposte senza pregiudizi e con onestà intellettuale. Proprio la sua capacità di ascoltare, il suo carattere mite, ma fermo e la sua profonda conoscenza e competenza del diritto gli hanno consentito di imporsi, nel pieno rispetto dei ruoli, con tutti i suoi interlocutori.
In tutti gli incarichi svolti sia nel settore pubblico che privato ha affermato sempre la sua grande umanità, onestà e competenza ottenendo sempre riconoscimenti di stima e apprezzamento.
Per chi ha avuto l’inestimabile regalo di condividere con lui del tempo e delle idee rimarrà sempre forte il ricordo dei suoi insegnamenti e del suo spirito ironico di superare ogni ostacolo con esperienza e ottimismo senza mai farsi prendere dall’affanno che la vita cerca sempre di imporci.
