Dal 1° gennaio 2024 nuovi adempimenti Iva per combattere il fenomeno delle "partite Iva apri e chiudi", monitorare gli incentivi pubblici ricevuti dalle imprese e impedire frodi collegate ad autoveicoli e motocicli. Sono alcune delle novità inserite nella legge di Bilancio di quest'anno (la 213/2023) di cui bisogna immediatamente tenere conto.
PARTITE IVA APRI E CHIUDI
Il fenomeno delle imprese che operando per breve termine realizzano ingenti evasioni fiscali già dal 2023 aveva indotto a imporre controlli preventivi al momento dell'attribuzione della partita Iva. Ora la legge di Bilancio (articolo 1, comma 99) prevede, per chi ha cessato l'attività nei 12 mesi precedenti e chiede la riapertura di una partita, nuovi obblighi che si sommano a quelli introdotti l'anno scorso.
In particolare, nel caso specifico, al momento in cui l'ufficio notifica al contribuente un provvedimento che accerta la sussistenza dei presupposti per la cessazione della partita Iva, il contribuente deve prestare una polizza fideiussoria o una fideiussione bancaria per la durata di tre anni dalla data di rilascio e per un importo non inferiore a 50 mila euro.
Nel caso di violazioni fiscali commesse antecedentemente alla notifica del provvedimento di cessazione dell'attività, l'importo della fideiussione deve essere pari alle somme, se superiori a 50 mila euro, dovute a seguito di dette violazioni, sempreché non sia intervenuto il versamento delle stesse.
Nella specifica situazione, contestualmente alla notifica del provvedimento che accerta la sussistenza dei presupposti per la cessazione della partita Iva, l'ufficio irroga la sanzione di 3 mila euro (articolo 11, comma 7-quater, Dlgs 471/1997) senza applicare il cumulo giuridico di cui all'articolo 12 del Dlgs 472/1997.
SAN MARINO E VATICANO
L'articolo 1, comma 93 della legge di Bilancio 2024 estende anche agli autoveicoli, motoveicoli e loro rimorchi importati da San Marino e Città del Vaticano la procedura prevista ai fini dell'immatricolazione o della successiva voltura dall'articolo 1, commi 9 e 9-bis del Dl 262/2006 per il versamento della relativa Iva.
In particolare, il comma 9 prevede che la richiesta di immatricolazione o di successiva voltura deve essere corredata di copia del modello F24 che attesti il versamento per ciascun mezzo di trasporto e per il relativo numero di telaio dell'Iva assolta in occasione della prima cessione interna. Nel caso vi siano condizioni che escludano il versamento dell'Iva, tale condizione, ai sensi del successivo comma 9-bis, viene verificata dall'agenzia delle Entrate.
L'attuazione delle specifiche regole sarà fissata con Provvedimento del direttore dell'agenzia delle Entrate.
E-FATTURE E INCENTIVI
L'erogazione di incentivi pubblici con particolare riferimento al Pnrr impone, in base all'articolo 5 comma 7 del Dl 13/2023, al beneficiario l'obbligo di indicazione nelle fatture di acquisto di beni e servizi finanziati del Codice unico di progetto (Cup).
La legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 479) pone ora, a determinate condizioni, alcune deroghe permanenti. In particolare, l'obbligo di indicazione del Cup non si applica:
- alle fatture emesse da soggetti che non siano stabiliti nel territorio dello Stato, ai sensi dell'articolo 7, comma 1, lettera d), del Dpr 633/1972, vale a dire soggetti economici domiciliati all'estero che non hanno in Italia una stabile organizzazione;
- alle fatture emesse prima della corretta attribuzione del Cup, nell'ambito delle procedure di assegnazione di incentivi che ammettono il sostenimento delle spese anteriormente all'atto di concessione.
In questi casi sarà cura delle amministrazioni pubbliche titolari delle misure di incentivo fornire ai beneficiari le necessarie istruzioni per garantire sui documenti di spesa la correlazione tra la spesa sostenuta e il progetto finanziario con risorse pubbliche.