Fatturazione elettronica verso le pubbliche amministrazioni europee volano per la digitalizzazione delle imprese e la realizzazione del mercato unico digitale: nell'analizzare gli effetti della direttiva 2014/55/UE nel settore degli appalti pubblici, a tre anni dalla sua applicazione nei confronti delle pubbliche amministrazioni locali, la Commissione europea con la relazione COM (2024) 72 al Parlamento e al Consiglio presentata il 19 febbraio 2024, offre un quadro d'insieme sui benefici che ne sono derivati, evidenziando le sue potenzialità di armonizzazione e adozione anche a livello globale e non solo limitatatmente all'Unione.
Il riesame degli effetti sul mercato interno e sulla diffusione della fatturazione elettronica costituisce oggetto dell'analisi predisposta dalla Commissione in base all'articolo 12 della direttiva, realizzata non solo sulla base di una raccolta di dati statistici, relazioni e studi ma anche consultando i diversi portatori di interessi. Le amministrazioni pubbliche di tutti i Paesi membri dell'UE sono infatti tenute ad accettare le fatture elettroniche conformi allo standard europeo, in formato UBL - Universal business language o CII - Cross industries invoice. Ciò ha consentito di ridurre i costi e i tempi di pagamento per le imprese che partecipano agli appalti pubblici. La fatturazione eletronica rende infatti più fluido ed efficiente il processo di emissione, invio e ricezione.
Nel complesso, la direttiva sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici si propone di facilitarne l'uso da parte degli operatori economici nella fornitura di beni, servizi e lavori alle pubbliche amministrazioni, utilizzando uno standard comune che consenta scambi sia government to government (G2G) sia business to business (B2B) ed incoraggiandone l'adozione generalizzata.
La direttiva ha posto così le basi per un panorama europeo della fatturazione elettronica più interconnesso, interoperabile ed efficiente, compiendo un ulteriore passo verso un mercato unico completamente integrato e digitalizzato. L'impatto della direttiva si estende oltre il settore pubblico, incoraggiando l'adozione della fatturazione elettronica nelle transazioni Business to Business (B2B). La fattura elettronica rappresenta infatti un fattore chiave per l'economia digitale e per promuovere il mercato unico digitale, presentando molti aspetti di contatto con le proposte legislative contenute nel pacchetto Vida (Vat in the digital age) presentate dalla Commissione l'8 dicembre 2022. Dalla lettura della relazione emerge anche un dato di assoluto interesse, e cioè il fatto che la norma europea sulla fatturazione elettronica sta acquisendo sempre maggiore influenza a livello internazionale, con Paesi terzi quali, tra gli altri, Australia, Giappone e Singapore hanno sviluppato le specifiche nazionali basandosi sulla normativa europea interessandosi, quanto al profilo dello scambio documentale, all'infrastruttura Peppol.