Dal 21 dicembre 2024, per gli interventi in dogana di tutela dei diritti di proprietà intellettuale gli operatori potranno fare affidamento sul nuovo portale europeo Ipep (International property enforcement portal) che sostituirà il sistema nazionale Falstaff.
Questa novità che è di particolare interesse per consentire alle imprese di difendere i proprio prodotti da pericolosi fenomeni di contraffazione è stata annunciata e analizzata dall’agenzia delle Dogane e dei monopoli (Adm) con la circolare di 21/D/2024. Sul tema in realtà il nostro Paese era già allineato alle disposizioni unionali che prevedevano l’obbligo di utilizzare modalità elettroniche per la presentazione delle relative domande, attraverso l’utilizzo del sistema informativo Falstaff accessibile attraverso il portale dell’amministrazione doganale.
La direzione intrapresa dal legislatore unionale è però quella di permettere a tutti i Paesi dell’Unione di disporre di uno strumento “comune” affinché anche il linguaggio informatico inteso come disponibilità di dati sia il medesimo per tutti.
L’implementazione del sistema Ipep permetterà di raggiungere esattamente tale obiettivo, consentendo agli operatori di presentare una «Electronic applicaton for action» (E-afa) per la gestione delle domande di intervento. Certamente la previsione di un portale europeo comune, oltre a soddisfare le esigenze di razionalizzazione ed efficientamento dell’attività di contrasto alla contraffazione, si pone quale ulteriore tassello di avvicinamento all’Autorità doganale (unica) dell’Ue e al nuovo centro doganale digitale europeo previsti nel progetto di riforma del Codice doganale dell’Unione.
Tra i vantaggi derivanti dall’utilizzo del nuovo portale, oltre alla facilità di navigazione e di consultazione, alla condivisione delle informazioni e a una comunicazione diretta con tutte le autorità di enforcement dell’Ue impegnate nella lotta alla contraffazione, va segnalato che il nuovo sistema prevede anche una completa dematerializzazione del procedimento attraverso il ricorso al servizio di firma digitale, maggiore sicurezza nel trattamento dati nella fase di scambio degli stessi, la disponibilità di un’applicazione mobile per smartphone e tablet, la previsione di un accesso dedicato per il grandi marketplace affinché gli stessi possano verificare che l’esistenza di eventuali diritti di proprietà intellettuale sui beni da essi trattati, l’integrazione del portale con la banca dati dei Dpi tutelati a livello internazionale.
Nella circolare è segnalato che a partire dal 21 dicembre 2024 sul portale Falstaff saranno disattivate le funzioni di presentazione nuove istanze e proroga di quelle già presentate, mentre dal 10 dicembre 2025 saranno disattivate anche le funzioni di modifica delle istanze ancora presenti.
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