Il primo via libera al testo unico dell'Iva con le regole anche sulla fattura elettronica

Il primo via libera al testo unico dell'Iva con le regole anche sulla fattura elettronica

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Di Santacroce Benedetto

Primo via libera al testo unico dell’Iva con le regole anche sulla fattura elettronica Benedetto Santacroce  L’approvazione in esame preliminare da parte del Consiglio dei ministri dello schema del testo unico Iva composto di 171 articoli costituisce il primo tassello della delega fiscale che si occupa specificamente dell’imposta del valore aggiunto.

È pur vero che si tratta solo del testo unico, la cui decorrenza è stabilita a partire dal 1° gennaio 2026, e - come vedremo - di una semplice rifusione delle norme prima esistenti in diversi provvedimenti e ora enucleati in un unico decreto legislativo, ma ciononostante costituisce un primo atto di razionalizzazione dell’imposta e speriamo che sia solo un anticipo del decreto delegato che come fissato dalla legge delega dovrebbe incidere notevolmente sulla struttura dell’imposta sia per quanto riguarda le ipotesi di esenzione che per tutto il meccanismo della detrazione con particolare riferimento all’istituto del prorata. 

Comunque, tornando allo schema di testo unico Iva che è stato approvato e che per divenire definitivo dovrà passare per il Parlamento per ottenere i dovuti pareri, si deve subito sottolineare che il testo ha sicuramente il pregio di riordinare la giungla di norme vigenti che informano il sistema Iva. In effetti, il legislatore nazionale seguendo l’esempio del legislatore unionale ha provveduto (come all’epoca aveva fatto la direttiva Iva: direttiva 2006/112/Ce) a rifondere in un unico testo tutte le disposizioni vigenti. 

Già questo sforzo è sicuramente meritevole perché le norme che nel tempo sono state aggiornate e modificate non risultavano più di facile lettura. Un risultato raggiunto, ad esempio, è la soppressione del Dl 331/1993 che disciplinava tutti gli scambi intraunionali e il suo assorbimento all’interno del nuovo testo unico ovvero il recepimento delle disposizioni relative a particolari prestazioni di servizi concernenti imbarcazioni da diporto (articolo 21). 

Inoltre, vengono riportate nel testo unico anche alcune regole particolari di applicazione delle aliquote ordinarie o ridotte (articolo 35 del testo unico): si pensi all’applicazione dell’aliquota ordinaria per le acque minerali e la birra ovvero le cessioni e le importazioni di prodotti costituenti integratori idrosalini, condizionati per la vendita al minuto e consumabili direttamente come bevande. 

Oltre a questo, il testo ha già recepito le recenti modifiche che, solo in parte riguardavano il Dpr 633/72. Importanti novità incluse: le nuove regole di territorialità per gli eventi trasmessi in streaming (articolo 19); oppure l’uscita dal 1° luglio 2025 delle società quotate al Ftse Mib dal regime dello split payment (articolo 65); ovvero il regime transfrontaliero di franchigia per i soggetti minori (articoli 158 e seguenti); ovvero le nuove regole imposte per l’esenzione relativa alle prestazioni di chirurgia estetica (articolo 38). 

Un inserimento importante con il connesso coordinamento è costituito da tutte le norme dedicate a emissione, trasmissione e conservazione della fattura elettronica ovvero alla memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi ovvero alla predisposizione della dichiarazione precompilata. 

In materia doganale si segnalano l’introduzione nel testo dei termini di perfezionamento attivo e ammissione temporanea in luogo della vecchia dizione di importazione temporanea (si pensi alla territorialità delle cessioni di beni: articolo 15). Mentre il Testo unico andrà poi allineato agli effetti della sentenza 93/2025 della Corte costituzionale che ha dichiarato la parziale illegittimità dell’articolo 70 del Dpr 633/72, a cui viene destinato un intervento nello schema di decreto correttivo portato anch’esso all’esame preliminare in Consiglio dei ministri.
Infine, si segnala l’inserimento di una disposizione che riporta tutte le norme di interpretazione autentica ancora vigenti che riguardano diverse materie dalle manifestazioni a premio ai depositi Iva; dall’aliquota da applicare ai cracker o alle fette biscottate a quella da applicare in caso di somministrazioni di alimenti nelle mense aziendali.

Studio Santacroce & Partners

 


 

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