Definite le caratteristiche, i tempi e le modalità di adozione dello SPID in vista della prima fase di avvio del sistema fissata ad aprile 2015: il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 24 ottobre 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 285 del 9 dicembre 2014, dà infatti attuazione all’articolo 64 del CAD – Codice dell’Amministrazione Digitale individuando le regole di riferimento del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini ed imprese.
Lo SPID
Lo SPID, in alternativa all’utilizzo della carta di identità elettronica e della carta nazionale dei servizi, permette agli utenti di accedere, anche in mobilità, ai servizi in rete messi a disposizione da pubbliche amministrazioni e privati attraverso la loro identificazione informatica consistente nella validazione dell'insieme di dati attribuiti in modo esclusivo ed univoco tali da consentirne l'individuazione nei sistemi informativi. Il Governo italiano ha individuato proprio nello SPID uno dei pilastri per garantire e sviluppare l’accessibilità on line ai servizi ed alle comunicazioni di interesse dei cittadini, riconoscendo diritti di cittadinanza digitale in termini di qualità, accessibilità e disponibilità di servizi. Per recuperare infatti il ritardo competitivo dell’Italia, liberare le risorse e cambiare realmente la vita di cittadini ed imprese, l’Agenda per la semplificazione del triennio 2015-2017, predisposta e approvata lo scorso 1 dicembre, secondo l’articolo 24 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, nel dettare le linee di indirizzo condivise tra Stato, Regioni ed Enti Locali ed il crono-programma delle relative attività, chiarisce la centralità dello SPID per consentire l’accesso in sicurezza a tutti i siti web di pubblica amministrazione e privati, che erogano servizi online.
Con il sistema pubblico di identità digitale si potrà infatti accedere a qualunque servizio online con un solo PIN universalmente accettato. Nel sistema attuale ogni servizio richiede invece credenziali specifiche per singolo ente. Il cittadino potrà così autenticarsi una sola volta presso uno dei gestori di identità digitali ed utilizzare tale autenticazione con qualunque erogatore di servizi online, pubblico e privato, sia italiano che dell’Unione europea. L’attivazione di SPID sarà realizzata con una prima fase di avvio, da aprile 2015, che vedrà coinvolte in qualità di service provider, Inps, Inail, Agenzia delle entrate, le Regioni Emilia Romagna, Friuli V.G., Liguria, Marche, Piemonte e Toscana, i Comuni di Firenze, Lecce e Milano e 8 istituti bancari. Sempre da aprile 2015, i cittadini potranno richiedere il rilascio di una identità digitale. Il sistema sarà progressivamente esteso alle altre pubbliche amministrazioni nel corso dei successivi 18 mesi sino a dicembre 2017. Il Governo stima in tre milioni gli utenti dotati di identità digitale entro settembre 2015, cifra destinata a crescere a dieci milioni entro dicembre 2017. Le identità digitali saranno rilasciate, a domanda dell’interessato, da soggetti gestori accreditati presso AGID. Il sistema SPID è infatti un insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, previo accreditamento, gestiscono i servizi di registrazione e messa a disposizione delle credenziali di accesso e degli strumenti di accesso in rete. Infine le imprese, aderendo al sistema SPID, sono esonerate dall’obbligo generale di sorveglianza sui propri siti web per la verifica dell’accesso ai servizi per i quali è richiesto il riconoscimento dell’utente.
Alessandro Mastromatteo
Benedetto Santacroce